Pergolati e tettoie aumentano la vivibilità di qualsiasi spazio domestico, dando vita ad un confortevole ambiente esterno, coniugando funzionalità ed estetica. Offrono riparo da sole e intemperie, proteggono i mobili da giardino e permettono di creare uno spazio definito per l’intrattenimento e il divertimento all’aperto.
Sia che desideri aggiungere un’area relax accanto alla piscina, un centrotavola per il tuo giardino o una semplice area salotto per il barbecue in giardino, è difficile battere il fascino elegante di un pergolato o una tettoia ben costruiti. Ma bisogna conoscere le differenze prima di passare alla scelta e all’acquisto.
Pergolato e tettoia sono la stessa cosa?
No, sebbene vi sia molta confusione al riguardo. Il motivo è in parte dovuto alle differenze tra pergolato e tettoia, che non sono così accentuate. Ma vediamo come definire entrambe le strutture.
Il pergolato è una struttura aperta sui quattro lati e, in parte, anche su quello superiore. Si tratta di una struttura removibile e facilmente manovrabile, in quanto non è ancorata al terreno. Per questo motivo viene realizzata con materiali leggeri. La parte superiore può essere coperta, per fornire un minimo di riparo, con teli leggeri o rampicanti. Si tratta di un’opzione in cui l’impatto estetico la fa da padrone: il pergolato serve principalmente per abbellire le case o creare piccole zone d’ombra.
Il discorso cambia per la tettoia. Rispetto al pergolato, la parte superiore resta coperta e non può essere rimossa, a differenza del pergolato. La tettoia ha forma spiovente ed in parte si appoggia ad un edificio. A sorreggerla vi sono dunque dei solidi pilastri, che rendono impossibile spostarla, anche perché è ancorata alla parete dell’edificio. La funzione della tettoia è quella di creare ombra e riparo da intemperie. Può essere realizzata in materiali che vanno dal legno al PVC.
Dunque, se il pergolato ha uno scopo decorativo, la tettoia mantiene uno scopo funzionale.
Normative e permessi di costruzione
Le differenze delle due strutture si riflettono anche a livello burocratico. Anche se la distinzione tra pergolato e tettoia è spesso sfumata, la legge non ammette fraintendimenti. Ad essere prese in considerazione sono le caratteristiche edilizie, che rendono necessari o meno i permessi di costruzione.
I pergolati, specie se dotati di un telaio leggero e non ancorato al suolo, vengono considerati come strutture temporanee, che possono essere facilmente rimosse. Se mantengono queste premesse, rientrano nel campo dell’edilizia libera e non richiedono alcun permesso di costruzione. La questione cambia nel caso dei pergolati stabili che, per la loro robustezza, sono difficilmente removibili. In questo caso, è necessario richiedere apposito permesso comunale, in quanto vengono equiparati alle tettoie.
A richiedere sempre il permesso di costruzione è invece la tettoia, dal momento che aumenta l’abitabilità dell’immobile oltre ad avere una maggiore consistenza e impatto visivo.
Se non hai le idee chiare, soltanto un professionista può aiutarti a capire in quale categoria rientri la tua struttura. Il rischio è quello di andare incontro all’accusa di abuso edilizio e condanna penale.